Quella del cestino dei tesori non è un "invenzione" di Maria
Montessori, come molti pensano, ma viene attribuita alla psicopedagogista
britannica Elinor Goldschmied, anche se la Montessori l'ha ripreso nelle
proprie attività.
È adatto ai
bambini che sanno stare seduti da soli, senza l’appoggio con le mani, e sono
quindi in grado di manipolare gli oggetti che gli si mettano a
disposizione.
In questo
periodo la mente assorbente del bambino è in grado di captare, attraverso l'uso
dei sensi, gli stimoli provenienti dall'ambiente esterno.
Quando quest'ambiente
non è in grado di soddisfare il suo impellente bisogno di esplorare (per
esempio, se non riesce a raggiungere gli oggetti desiderati perché lontani o
perché, per ragioni di sicurezza, gli sono vietati), il piccolo entra in
uno stato di agitazione e frustrazione: allunga le braccia e racchiude le
dita come per afferrare qualcosa, allarga e tende gli arti, diventando sempre
più nervoso e difficile da gestire.
A questo
proposito, il cestino dei tesori offre la possibilità di agire in uno spazio
esclusivo, dove soddisfare la crescente necessità di entrare in relazione con
gli oggetti del mondo reale e sperimentarli attraverso tatto, vista, gusto,
olfatto, udito e movimento.
Consiste in un cesto di vimini o di
altro materiale naturale – possibilmente senza manici e abbastanza grande e
resistente da non rovesciarsi se il bambino vi si appoggia – all'interno del
quale metterete oggetti di varia natura, forma e colore per lasciare che il bimbo
li scopra con le sue manine e la sua bocca.
Lo scopo è quello di stimolare al
massimo i cinque sensi. Succhiando gli oggetti, rigirandoli in bocca e tra le
mani, il bambino realizza scoperte relative al peso, alle dimensioni, al rumore
e all'odore; e quando sceglie un oggetto possiamo immaginare che si chieda:
"che cos'è questo?”.
Più tardi, quando
sarà in grado di spostarsi da solo, avrete l'impressione che si domandi "Che
cosa posso fare con questo?" nella prospettiva di aprire nuovi eccitanti
orizzonti.
Il vostro ruolo è
quello di spettatori, non c’è bisogno che gli offriate gli oggetti o che gli
mostriate come impugnarli. Parlate il meno possibile, lasciatelo esplorare
immerso nella sua concentrazione. La sola vostra presenza è sufficiente per
dargli sicurezza.
Siate una
presenza premurosa ma non attiva: o stato d'animo del bambino impegnato in
questo gioco, quando viene costantemente interrotto da incoraggiamenti o suggerimenti
– come l’invito a prendere un oggetto, il verbalizzare continuamente le sue
azioni o l'incitamento con i vari "bravo", "bene" e via
dicendo – è simile a quello che proviamo noi quando siamo occupati in qualcosa
di interessante e qualcuno viene continuamente a disturbarci. Sarà lui a farvi
capire quando vorrà condividere quest’esperienza, sorridendovi oppure
offrendovi un oggetto.
Materiali
come legno, metallo, sughero, ottone, pietre, conchiglie, spugne naturali,
differenti tipologie di carta, piume, stoffe di varie consistenze (pelle,
cotone, lino, pizzo, peluche, velo, …), pigne, diventano elementi capaci di
sollecitare la curiosità e l’esplorazione spontanea per le loro caratteristiche
specifiche di consistenza, peso, forma, colore, odore, sonorità, sapore.
Cosa
mettere nel cesto? Evitate i giocattoli e nei limiti del possibile gli oggetti
in plastica. Indirizzatevi verso cose di uso quotidiano, che possano offrire il
massimo interesse eccitando i cinque sensi. Fate attenzione alla forma, al peso,
al calore e alla tessitura per il tatto, all’odore che emanano, al suono che
producono e al colore e brillantezza che mettono in mostra.
Attraverso la manipolazione degli
oggetti il bimbo sviluppa l’abilità all’uso delle mani nella prensione e la sensibilità
al contatto con materiali percettivamente diversi.
All’inizio
inserite nel cestino una decina di oggetti, poi aumentate il numero man mano
che il bimbo cresce. Sarà necessario curare la manutenzione degli oggetti e
introdurne regolarmente di nuovi per mantenere vivo l’interesse.
Tratto da: Come liberare il potenziale del vostro bambino di Daniela Valente
La foto del cesto dei tesori é stata gentilmente concessa da Laura Pelladoni Gottardi
Qualche idea sugli oggetti da mettere:
OGGETTI NATURALI: pezzi di fibre naturali come
cotone, lana e lino;
Pigne di differenti misure, grossi ciottoli
(lavati), conchiglie; un limone non trattato; grandi castagne; spugna naturale;
zucche essiccate; grandi tappi di sughero; grosse piume (attenzione alla
provenienza); pietra pomice; nocciolo di avocado; arancia non trattata; grosse
noci.
OGGETTI DI USO QUOTIDIANO: spazzola per scarpe
(nuova e in materiale naturale); piccoli cestini; spazzola di legno; spazzolino
da denti; pennello da barba.
OGGETTI DI LEGNO: scatolette in legno, cilindro
di legno; sonagli.
Perle colorate legate con una stringa; anello
da tenda grande; uovo per cucito; cucchiaio; spatola; portauovo.
OGGETTI DI METALLO
Scatoline di latta sigillate contenenti: riso,
fagioli, sassolini; catenelle; cucchiai di varie misure; frusta per le uova
piccola; mazzo di chiavi; anello da tenda in ottone; anelli da chiavi legati
assieme; specchio con cornice di metallo; coperchi di tutti i tipi; imbuto;
armonica; colino da tè.
OGGETTI IN PELLE, STOFFA, GOMMA, PELO
Sacchettini di stoffa cuciti contenenti
lavanda, rosmarino, timo, chiodi di garofano o altro.
CARTA E CARTONE; block notes piccolo con
spirale; carta stagnola; scatoline di cartone; rotoli esauriti di carta
igienica.